
Fonte: Tesi di Laurea Magistrale in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali Alessandro Quarta / Università Ca’ Foscari Venezia
L’acquisto di un’opera d’arte può essere effettuato a fini di consumo o a fini di investimento.
L’investimento in arte può essere considerato quindi anche come un investimento alternativo a quello del mercato finanziario. Spesso gli investitori decidono di acquistare beni artistici perché li considerano come “beni rifugio” che difficilmente perdono valore nel tempo. Il problema principale è che non sono beni di facile rivendita e spesso passa molto tempo tra una vendita e l’altra di una stessa opera. Questa situazione fa sì che il rischio di illiquidità cresca.
Inoltre, il mercato dei beni culturali è caratterizzato da una forte incertezza, si tratta di un settore ad elevato rischio e dove l’informazione, sul bene che si intende acquistare, spesso non è immediatamente disponibile ed accessibile.
È quindi importante disporre di alcuni strumenti che siano capaci di diffondere una maggiore informazione rispetto al bene che si sta decidendo di acquistare. A tal proposito, in letteratura, sono stati proposti diversi indici con lo scopo di calcolare il rendimento degli artisti nel tempo.
Inoltre, sono stati sviluppati dei modelli di ranking per artisti. Si tratta di un terreno meno battuto rispetto a quello della costruzione degli indici. A livello internazionale, come vedremo nei capitoli successivi, esistono alcune organizzazioni che si occupano della costruzione di questi sistemi informativi: ricordiamo il Kunstkomass, le classifiche di ARTFACTS.net e di ArtPrice.com.
Annualmente vengono quindi redatte delle classifiche che evidenziano quali sono gli artisti più importanti e su quali è conveniente investire.
Questo lavoro di tesi si propone prima di tutto di analizzare i principali modelli di ranking per artisti presenti in letteratura. Successivamente, concentrate l’attenzione su quello che è il mercato dell’arte veneziano del secondo Novecento, si intende confrontare fra di loro alcuni artisti veneziani del secondo Novecento, sulla base di molteplici fattori, in modo da costruire un intuitivo modello di ranking di facile applicazione.
La tesi è strutturata in questo modo.
Il primo capitolo presenta i modelli di ranking per artisti rinvenuti in letteratura. In particolare, vengono analizzati il modello denominato “La bilancia dell’arte” di Roger De Piles, il metodo di Armand Drouant, il Kunstkompass e le classifiche di ARTFACTS.net.
Il secondo capitolo si focalizza su quelle che sono le principali istituzioni che hanno preso vita a Venezia nel XX secolo. Ne viene indagata la storia e il ruolo che hanno avuto nella diffusione delle avanguardie nella Laguna.
Il terzo capitolo vuole evidenziare quelle che sono state le principali correnti artistiche e i loro protagonisti. Alla fine di questa sezione viene esposta la selezione degli artisti che costituisce il nostro caso di studio.
Il quarto capitolo presenta la metodologia utilizzata per ottenere una classificazione di artisti veneziani del secondo Novecento sulla base di molteplici criteri. Poiché il metodo utilizzato tiene in considerazione il giudizio di esperti, tramite dei questionari è stato chiesto a diversi esperti di valutare gli artisti selezionati per quanto riguarda la composizione, il disegno, l’utilizzo del colore e l’espressione. Si è tenuto inoltre in considerazione il numero di esposizioni all’interno delle istituzioni veneziane, con particolare attenzione nella suddivisione tra mostre personali, collettive, personali internazionali e collettive internazionali. In conclusione, sono stati utilizzati i dati raccolti per la costruzione del modello di ranking.